
Ci
lascia quindi andar via, ma le indicazioni, che ci dà, ci portano in
un vicolo chiuso e lui con le guardie e decine di arcieri ci attende.
Ci chiede chi effettivamente siamo e parla anche di un crollo di un
palazzo e di una persona in fiamme. Il maestro dice di essere
“Kojiro”, ma il comandante ride e dice si essere lo Shogun. A
tale oltraggio non resisto e per uscire da tale impiccio prendo la
parola. Dico al comandante che ci occuperemo del loro problema delle
vittime con gli occhi e una volta risolto ci lascerà andare. In quel
momento capisco che quella freccia scoccata ha salvato tutti noi.
Come fulmine di temporale notturno illumino e taglio l’oscura
situazione.
Vedo
che il maestro è fiero di me e i miei compagni rimangono senza
parole, probabilmente perché anche loro si sono accorti del mio
coraggio.
Quando non puoi permetterti di pagare gli avventurieri puoi sempre minacciarli :D
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