sabato 28 settembre 2019

Le prove del Bushido


Il piano prevedeva di passare la città senza fermarci, ma come spesso accade il bushido ha prove diverse per noi. Come fragili bolle di sapone al contatto di flebili steli d’erba così il nostro piano si dissolve e dopo un boato e urla da una strada vediamo un morto correre infuriato privo degli occhi. Una folla di gente spaventata scappa venendo verso di noi. Takeko cerca di fermare un uomo, per chiedere cosa sia successo, ma il suo ardore è troppo e la potenza senza controllo del bushido la porta a spezzare il braccio del uomo, che aveva afferrato come valanga che travolge un esile cespuglio. L’uomo si alza ma oltre a urlare non dice nulla, si è accorto che sarebbe stato meglio restare dove c’era il morto. Il maestro non può non agire, il codice lo impone e come falco che si avventa sulla preda si scaglia contro l’avversario. Anche Yuko lo segue con quasi simile rapidità. Forse è questa la cosa che mi ha maggiormente sorpreso.
Tutti rimangono estasiati da come il Maestro combatte, io stesso non mi accorgo della rapidità con cui infligge 3 colpi che risultano fermare il morto. D’istinto scaglio una freccia esplosiva per aiutare il sensei. La freccia al posto di colpire l’essere, viene deviata dalla catena dell’arma di Yuko contro un abitazione vicina. Solo quello che succederà poco dopo, farà capire che il mio tiro non è stato un errore, ma il disegno che il bushido prepara per il nostro cammino. Sfortunatamente l’esplosione ha incendiato la casa e un uomo è saltato fuori in fiamme morendo. Sicuramente era uno che ci stava spiando e il bushido lo ha punito.

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