martedì 24 settembre 2019

Come fiore che aspetta la primavera per germogliare mi prostro al mio sole per irradiarmi della sua luce


Lasciamo alle nostre spalle la città di Kumamoto e come pollini di pioppo portati dal vento continuiamo il nostro cammino. La maggior parte dei pollini naviga nell’aria senza una meta, per noi è diverso. Il Bushido guida il nostro procedere e ci permettere di crescere e fiorire nella nostra avventura. Ci imbattiamo in una carrozza di mercanti ribaltata di cui vediamo i corpi ormai diventati cibo per due morti. Essendo nostro compito, agiamo con prontezza.
Mi volto verso il maestro che mi autorizza ad intervenire. Scaglio contro i morti una nube di frecce che pur colpendoli risultano avere lo stesso effetto di acqua che bagna una pietra di fiume. Il Sensei a quel punto agisce sentendosi sicuro della copertura fornita. Mi blocco vedendo danzare le sue lame che come seta tagliano il vento e fanno a pezzi le due creature. Questa è l’ennesima conferma della magnificenza della mia guida.
Il bushido guida la nostra vita e ci porta l’ennesimo regalo. Scopriamo che i due corpi dilaniati erano i mercanti Horokawa diretti anche loro, come noi, alla città di Kitakyushu. Nel carro ci sono vestiti, kimoni e altri oggetti. La nostra attenzione cade su un baule con indumenti di pregiata fattura destinati alla famiglia Yamaguchi, come scopriamo dai documenti che li accompagnano. L’occasione di fingerci mercanti ci da la possibilità di attraversare la città, passandoci attraverso, senza dover allungare il nostro cammino.
Io e mio fratello Takeshi proponiamo subito l’idea. Chi come sempre si oppone è mio cugino Shoji. Inizia quindi un suo grande sermone a cui nessuno da retta come tigre che passa indifferente davanti a una colonna di formiche. Recupero i buoi del carro, che brucavano poco più avanti e trovo un baule con un oggetto strano al suo interno. Lo prendo senza farmi vedere dagli altri.
Dopo aver legato i buoi e preparato il carro, porto al maestro un Kimono di nobile fattura, in maniera che possa cambiarsi. Come fiore che aspetta la primavera per germogliare mi prostro al mio sole per irradiarmi della sua luce.

1 commento:

  1. Il tempo dell'attesa è terminato e come la sentinella che vede l'aurora gioiamo dei nuovi post di Ataru Goromaru!

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