lunedì 30 settembre 2019

Come tigri che cercano con un lenzuolo bianco di farsi passare per pecore


Pochi attimi dopo veniamo fermati dal capo delle guardie con la scorta, che chiede chiarimenti su cosa è accaduto. Cerchiamo di continuare la farsa dei mercanti, ma il comandante capisce che non lo siamo. E’ difficile nascondere il fatto che siamo eroi, come tigri che cercano con un lenzuolo bianco di farsi passare per pecore, ma purtroppo i denti si vedono subito aprendo le fauci. Sasaki parla con il comandante chiedendogli chi fosse il morto senza occhi con cui avesse combattuto. Lui risponde essere un nobile e morti come lui se ne registrano da tre settimane con cadenze di una ogni tre giorni. Tutte le vittime sono senza occhi e tutti nobili. Dichiara apertamente che la milizia sta indagando, ma che fino ad oggi non si è scoperto nulla di più.
Ci lascia quindi andar via, ma le indicazioni, che ci dà, ci portano in un vicolo chiuso e lui con le guardie e decine di arcieri ci attende. Ci chiede chi effettivamente siamo e parla anche di un crollo di un palazzo e di una persona in fiamme. Il maestro dice di essere “Kojiro”, ma il comandante ride e dice si essere lo Shogun. A tale oltraggio non resisto e per uscire da tale impiccio prendo la parola. Dico al comandante che ci occuperemo del loro problema delle vittime con gli occhi e una volta risolto ci lascerà andare. In quel momento capisco che quella freccia scoccata ha salvato tutti noi. Come fulmine di temporale notturno illumino e taglio l’oscura situazione.
Vedo che il maestro è fiero di me e i miei compagni rimangono senza parole, probabilmente perché anche loro si sono accorti del mio coraggio.

1 commento:

  1. Quando non puoi permetterti di pagare gli avventurieri puoi sempre minacciarli :D

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