mercoledì 9 ottobre 2019

Il Piano


Idee e piani si sommano ma nulla sembrano portare a niente come cercare un chicco di riso nella neve durante una tempesta invernale. Takeko propone di analizzare il luogo da cui il morto senza occhi era uscito. Lei come lupo che segue la sua preda trova delle tracce che ci portano in quartieri poveri della città. Nel fango delle strade le tracce si perdono, e noi come belva che perde la preda ritorniamo da dove siamo partiti.
L’ultima traccia che resta è cercare informazioni dalla famiglia Tekaya. Ci rechiamo alla loro casa e le guardie ci invitano a lasciare le armi e dopo poco incontriamo il capofamiglia. Alla sua vista non mi trattengo nel presentare prima di tutti Sasaki . Lui da sommo maestro mi concede di parlare per primo al capofamiglia, io incredulo arrossisco per tale onore. Come adolescente al primo bacio mi blocco a ricever tale dono e il maestro che tutto vede capisce che è lui che deve prendere la parola.
Oltre a capire lo sconforto del capofamiglia non riusciamo ad avere grandi informazioni fatta esclusione del fatto che scopriamo che il figlio morto viveva una vita dissoluta tra bordelli e gioco d’azzardo del porto. Il capofamiglia ci dona alcuni Mon familiari per permetterci di mischiarci tra i nobili della città per mischiarci in quelle zone di tentazione. Per fortuna il sensei e il bushido guideranno la mia anima e mi permetteranno di superare le prove che ci aspettano.

3 commenti:

  1. Mandate Baracca tra bordelli e case da gioco?
    Ho sospetti su come andrà a finire...

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  2. Nicholas, come disse il maiale alla sua compagna la prima notte: farò la mia porca figura.

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