Idee
e piani si sommano ma nulla sembrano portare a niente come cercare un
chicco di riso nella neve durante una tempesta invernale. Takeko
propone di analizzare il luogo da cui il morto senza occhi era
uscito. Lei come lupo che segue la sua preda trova delle tracce che
ci portano in quartieri poveri della città. Nel fango delle strade
le tracce si perdono, e noi come belva che perde la preda ritorniamo
da dove siamo partiti.
L’ultima
traccia che resta è cercare informazioni dalla famiglia Tekaya. Ci
rechiamo alla loro casa e le guardie ci invitano a lasciare le armi e
dopo poco incontriamo il capofamiglia. Alla sua vista non mi
trattengo nel presentare prima di tutti Sasaki . Lui da sommo maestro
mi concede di parlare per primo al capofamiglia, io incredulo
arrossisco per tale onore. Come adolescente al primo bacio mi blocco
a ricever tale dono e il maestro che tutto vede capisce che è lui
che deve prendere la parola.
Oltre
a capire lo sconforto del capofamiglia non riusciamo ad avere grandi
informazioni fatta esclusione del fatto che scopriamo che il figlio
morto viveva una vita dissoluta tra bordelli e gioco d’azzardo del
porto. Il capofamiglia ci dona alcuni Mon familiari per permetterci
di mischiarci tra i nobili della città per mischiarci in quelle zone
di tentazione. Per fortuna il sensei e il bushido guideranno la mia
anima e mi permetteranno di superare le prove che ci aspettano.
Mandate Baracca tra bordelli e case da gioco?
RispondiEliminaHo sospetti su come andrà a finire...
Nicholas, come disse il maiale alla sua compagna la prima notte: farò la mia porca figura.
RispondiEliminaQuanta suina saggezza!
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