Il
gruppo è riunito alle porte del castello di Kumamoto. Mi giro e non
vedo mio fratello Hiroshi.
Poco male… sicuramente sarà andato a banchettare trasgredendo le
regole del Bushido. Per ora non dico nulla al Sensei, anche perché
lo vedo concentrato e percepisco il suo spirito guerriero. Correndo,
ci rechiamo al castello e entrati nel piazzale interno, il Maestro
diventa una furia e si lancia per sfondare la porta e accedere alla
costruzione. Nel piazzale, dei morti vagano in cerca di preda, mi
getto su di loro per farli a pezzi, facendo strada al mio sommo; come
onda di fiume che precede l’esondazione. I miei fratelli e le
nostre compagne rimangono attoniti e basiti, notano però degli
arcieri sulle palizzate del castello, che intimano al Sensei di
fermarsi e sono pronti per scoccare frecce. Takeshi, che fin'ora è
rimasto taciturno, interviene. A lui piace molto quietare gli animi e
fare un po’ di diplomazia, a dargli man forte anche il cugino
Shoji. In famiglia facevano sempre coppia e fin da piccoli giocavano
sempre insieme a fare gli oratori, a turno uno parlava e l’altro
ascoltava.
Mi
posiziono alle spalle del Sensei Sasaki per proteggerlo da una nuvola
di frecce scoccate dai militari, dato che le parole di mio fratello
si erano sciolte come la neve di maggio. Devio, con la sola forza del
mio spirito le frecce, come battito d’ali di rondine che sferzano
il vento. Una freccia esplosiva però cade in mia vicinanza senza
arrecarmi però danno. Il Sensei sfonda la porta e nell’esplosione
mi getto all’interno del castello. Anche il resto del gruppo entra.
Ad accoglierci 20 becchini pronti a farci a pezzi. Il prode maestro
Sasaki riesce con solo con il tono di voce e il suo ki, a far
scansare i nemici e ha libero il passaggio, come tuono che separa in
due un olmo secolare.Io grido: ”inginocchiatevi di fronte al Sensei Sasaki Kojiro”.
Ataru Goromaru
Che momenti di marziale poesia! Già m'immagino nella narrazione la scena col fermo immagine ed il nome in caratteri kanji della tecnica kempo appena utilizzata!
RispondiEliminaAnche l'immagine scelta è una chicca: con lo spadaccino dello shogun Mitsukuni Mito!
Ghigno è lo spadaccino ma molto più ruffiano
RispondiEliminaGhigno è più vicino al samurai Emilio Fede
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