Il
sensei non ha certo bisogno del mio aiuto e quando vedo la testa
sputafuoco del mostro essere separata dal corpo da mio fratello
Takeshi,
mentre l’altro fratello continua a colpire il morto senza sortire
efficace colpo, intervengo. Lui deve ancora capire che la forza non è
nei muscoli, ma nel bushido. Decido che è giunta l’ora di
scagliare una pioggia di frecce e colpire ripetutamente la testa per
salvare i miei famigliari. Sfortunatamente la mia impulsività è
troppa e le mie frecce scagliano quello che è ormai uno spiedo di
palla infuocata, all’interno di un deposito di materiale
infiammabile. Una grande esplosione si scatena mentre il maestro
lotta e vengo ammagliato come spettatore del teatro Kabuki dalla
grazia che si manifesta nel veder roteare la spada.
Sembra
superfluo parlarne, ma il sommo Sasaki divide in due il samurai che
si scopre essere solo nuda armatura dominata da qualche spirito
maligno. Il sensei grida il nome di Musashi e gli intima di
mostrarsi. Devo dire che anche la guerriera Takeko si è comportata
bene…. La scambierei volentieri con mio fratello Hiroshi,
sarebbe grande onore
averla in famiglia.
Ataru Goromaru
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