martedì 18 giugno 2019

Tutti commettono errori. Esiste una gomma per ogni matita


Decidiamo a sto punto con le guerriere di spostarci a fianco del ponte. Il maestro è pronto a sguainare la Katana. Io tengo sott’occhio l'altra guerriera che sembra imbambolata e non pronuncia parola. Sinceramente il suo sguardo mi sembra di una donna tonta e non tanto di un guerriero che onora l’armatura che indossa. L’incresciosa onta alla nostra famiglia è solo all'inizio. Un uomo dal ponte urla dicendo di aver visto il Namazu, un grosso pesce gatto leggendario, che dalle leggende si dice porti sulla schiena un masso, posto dagli dei, che gli impedisce di muoversi, ma se libero può scatenare terremoti. Hiroshi decide di impersonificare un dio, e si reca sulla riva del fiume, prima cercando di parlare al pesce, scatenando imbarazzo e la curiosità della folla che si accalca, poi solleva un enorme macigno e lo scaglia contro la povera bestia inerme. L’impotente animale si trova con la coda bloccata e solo il mio intervento, spostando il masso, permette all’animale la fuga. La folla urla e terrorizzata accusa mio fratello per la sventura prossima a venire. Che umiliazione per il mio casato, anche Takeshi disdegna tale comportamento e risulta essere più taciturno del solito.

Ci rechiamo alle porte di Kumamoto, le due guerriere ci seguono e racconto loro la sventurata storia della mia famiglia, il mio triste e nefasto giorno di nozze e la sposa che mi è stata rapita (e loro ti ignorano bellamente, ndr). Dapprima vediamo l’imponente castello, il maestro appare turbato e io mi avvicino cercando di portagli giovamento come brezza fresca montana in un assolata giornata estiva. Non sembra giovare la mia presenza e me ne pento, ho ancora tanto da imparare. Delicato mi defilo come fiore di pesca che nel vento si muove prima di toccar suolo. Il nostro marciare viene interrotto dai samurai di guardia che impediscono il nostro procedere. Loro appaiono ai miei occhi più ligi alla legge, che affascinati dalla fama del mio maestro. Una festa si sta svolgendo per le vie della città e un gruppo di ronin non è ben voluto.
Il sensei dialoga con le guardie e scopre informazioni sul suo acerrimo rivale Miyamoto Musashi, che con un vile trucco lo sconfisse in combattimento. Capisco ora cosa intacca lo spirito della mia guida. Scopriamo che nel castello sono custodite la spada e il libro dei 5 Anelli e fuori dalla città c’è una caverna che si dice essere il posto dove ha vissuto fino agli ultimi istanti di vita. Il turbamento del maestro diventa ora la mia prima missione e decidiamo di procedere verso la grotta anche perché la città ci è interdetta.

Ataru Goromaru

1 commento:

  1. È ricominciato Mekura hebi ni ojizu! È proprio vero che non è morto ciò che in eterno può attendere :D

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