Takeshi
volteggia con grazia di falco e forza di drago tra le armature,
colpendole con fendenti che in loro nascondono la forza di masso che
infrange l’acqua e aggraziati come velo di seta tra il fruscio del
vento. Shoji segue le orme di mio fratello. Nakano con inaudito colpo
trafigge un’armatura e facendo leva la scaglia fuori dalla breccia
del muro che avevo creato. Io mi devo difendere non tanto dalle
armature ma da Yuko che con la sua catena prima rischia di colpirmi
poi mi intralcia nel combattimento legandosi tra me e una piglia.
Yuko
è bloccata e le due armature si avvicinano, decido di defilarmi.
Come dice il maestro, occorre fare attenzione che una mela marcia non
intacchi le altre sane. Lascio la guerriera come esca e appena
allontanato schiocco una freccia esplosiva, che ha un effetto ben
superiore del previsto. Le due armature vengono spazzate via e con
loro vola via anche Yuko dalla breccia del muro. Ho preso tre
piccioni con un chicco di riso. Poco distante sua sorella accorre e
con facilità evita l’esplosione. Da qui si capisce chi è un
guerriero e chi no.
Il
maestro afferra la spada e vedo la difficoltà nel controllarla. Mi
avvicino e lui per poco non mi decapita, fermando la lama nera a pochi
millimetri dal mio collo. Solo un grande maestro sarebbe stato in
grado di controllare tale arma. Solo un grande discepolo sarebbe
stato fermo perché ha grande fiducia nel suo maestro.
Sicuramente
ora voglio aiutare il sommo Sensei nel portare il suo fardello.
Ataru Goromaru
A volte non serve solo un grande maestra ma anche un grande discepolo: Ataru!
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