martedì 16 febbraio 2016

Anche Buddha fu una volta un uomo comune

Proseguimmo fino a sera, quando incontrammo un tizio, anche lui kami come noi, con un gran cappello di paglia: solo dopo che gli avemmo rivelato le nostre identità, ci svelò la sua. Per accertarsi che Sasaki fosse veramente chi affermava di essere, lo sfidò anche in un duello rituale nel quale entrambi mostrarono straordinaria capacità nell'uso della katana.
Egli era il leggendario ronin Batto (uno che massacra anche i vivi malvagi), il quale ci rivelò di essere partito dal tempio di Ise proprio alla ricerca dei discendenti di Goromaru, che, a suo dire, molti volevano morti, ma non sapeva perché. Diciamo che avrebbe dovuto arrivare in tempo per trovarli ancora vivi e “salvarli da un atto inaudito di crudeltà”, ma Kyoto era lontana da Nomekualsiasj, e ad ogni modo meglio morti che niente.

Ci propose dunque, per saperne di più, di raggiungere la Sacerdotessa di Ise, da lui definita (con scarso rispetto per l'Imperatore) “l'unica figura nobile del Giappone”.

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